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Il metodo di misurazione Shore è sicuramente quello più diffuso nel controllo qualità di prodotto. Ed il perché è semplice da intuire se si analizza la modalità di calcolo su cui si basa.
Parliamo infatti di una scala lineare che misura il grado di deformabilità della plastica e gomma (Modulo di Yung). Si tratta di un aspetto essenziale che permette alla durezza Shore di avere un range di applicazione molto vasto.
La sua versatilità riesce a garantire infatti la misurazione di molti materiali, dai più morbidi (e.g Scala shore 000-s, cfr. ASTM D2240) fino a quelli più duri (e.g. Scala Shore D, cfr. ASTM D2240, ISO 48-4).
È proprio questa la differenza sostanziale rispetto alla durezza IRHD (International Rubber Hardness Degrees).
Quest’ultima infatti si basa su un metodo di indagine sostanzialmente diverso, se non opposto, considerando che non è una scala lineare.
Ed è proprio grazie a questa sua specificità che la prova IRHD riesce a superare le debolezze della prova Shore.
Parliamo di difficoltà d’analisi che la durezza Shore ha da sempre comportato per definizione, ma che sarebbe utile e, in alcuni casi vitale, considerare.
Se vuoi approfondire questo aspetto, scarica l’e-book divulgativo che abbiamo scritto come guida scientifica alla scoperta della misurazione della durezza sui polimeri ed elastomeri.
Se la durezza IRHD nasce come superamento della Shore viene da chiedersi il motivo per cui sia forse la meno utilizzata nel controllo qualità.
La motivazione in realtà è molto semplice.
Proprio perché questo miglioramento è stato confinato ad un ambito di specializzazione molto limitato: la durezza IRHD viene infatti utilizzata solamente per testare la durezza della gomma più morbida e dalle dimensioni molto ridotte (cfr. ISO 48-2).
Tutte le 8 scale IRHD solo paragonabili, per tipologia di materiale analizzato, a solo 2 scale shore: la Shore A e AM.
Ecco quindi spiegato il suo utilizzo così limitato.
Eppure il suo potenziale si nasconde proprio in questa sua specializzazione applicativa che risulta essere particolarmente interessante per settori come quello medicale, aerospace e automotive.
La vera domanda da porsi, in realtà, dovrebbe essere più ampia.
Quale metodo di durezza è più indicato considerando la Durezza Rockwell, durezza IRHD e Shore?
Ognuno di questi tre metodi offre un mondo a sé stante, proprio per rispettare la varietà delle proprietà viscoelastiche e soprattutto per salvaguardare le esigenze specifiche aziendali.
Messe assieme infatti contano – da normative ISO e ASTM- ben 34 scale diverse.
Eppure si fa principale uso di sole due scale: Shore A e Shore D.
Se tutto ciò ti suona famigliare, abbiamo una bella notizia per te.
Abbiamo scritto un e-book divulgativo che ha lo scopo di rendere chiara la tematica sulla misurazione della durezza sui polimeri ed elastomeri.
Si tratta di un libro inedito e gratuito, scritto citando normative e studi scientifici, per renderti davvero consapevole di tutte le potenzialità che questi 3 metodi di durezza possono offrirti.