Case Story firmata AXIOTEK
I polimeri, in tutte le sue declinazioni qualitative, sono ampiamente utilizzati nel settore Farmaceutico e Biomedico.
Tenute e guarnizioni delle pompe a vuoto usate in ambito di ricerca medica -pensiamo alla spettrometria di massa- sono solo due dei tanti esempi che richiedono un controllo della durezza Shore.
Esser produttori di simili prodotti, vuol dire essere in grado di garantire alte performances finali sia in termini qualitativi che di sicurezza.
Ecco perché si adottano rigidi e costanti controlli produttivi che ricadono anche nella scelta del durometro Shore ideale.
L’ambiente produttivo del cliente si basa su un rigido sistema di controllo della temperatura che permette un monitoraggio continuo delle specifiche proprietà viscoelastiche degli elastomeri lavorati.
In questo contesto, per poter assicurare un’alta ripetibilità e riproducibilità delle prove nel pieno rispetto delle normative di riferimento, abbiamo:
Così facendo il cliente ha la sicurezza che ogni rilievo dell’impronta verrà eseguito in condizioni controllate e normate ad ogni ciclo di prova Shore A eseguito.
Si tratta di una personalizzazione avanzata, considerando l’automazione che richiede. Normalmente simili richieste vedono soluzioni motorizzate nel solo asse Z o Y, per riuscire a venire incontro all’inserimento del durometro in una linea produttiva continua.
Soluzioni che sicuramente mirano a velocizzare il ciclo di prova, ma che non curano la ripetibilità e riproducibilità del risultato effettivo.
Perché non sempre la velocità implica precisione.
Ed è proprio a questo che il cliente aspirava: avere entrambe.
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